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I contributi raccolti in questo volume - frutto di un congresso internazionale svoltosi presso l'Università di Enna per iniziativa del Rettore, Salvo Andò, del Presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa, e del Coordinatore della Commissione cultura del Consiglio nazionale forense, Bruno Grimaldi (all'epoca anche coordinatore della Commissione per le Pari Opportunità) - per la prima volta affrontano, con taglio moderno e pragmatico, il problema della posizione giuridica della donna nei Paesi del Mediterraneo e mettono a confronto i modelli occidentali con quelli dei Paesi a religione islamica. In entrambi i modelli il risultato è che le donne sono soggetti costituzionali deboli e, pur svolgendo un ruolo essenziale nella famiglia, nel mondo del lavoro, nella società, nelle istituzioni, continuano ad essere oggetto di discriminazione. Sono ragioni culturali, prima ancora che ragioni di carattere sociale, sono le antiche tradizioni, sono le difficoltà dell'economia che ostacolano i percorsi di equiparazione femminile e maschile.